GDPR e Cyber Security – parte 3
Il GDPR è ancora poco conosciuto sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista più strettamente normativo e legale. Dallo scorso mese abbiamo iniziato a darvi una mano nell’orientarvi sulle procedure e sugli accorgimenti tecnici da adottare in azienda (e perché no, anche a casa) per proteggere i dati che custodite e che sono il vero valore su cui ogni azienda conta. Vediamo allora uno degli strumenti più importanti con cui proteggere questi dati: l’antivirus.
Ma quel’è la migliore soluzione per me?
Anticipiamo subito che il miglior antivirus si possa avere è la consapevolezza che l’utente ha di fronte alle operazioni che svolge davanti al computer. Per questo invitiamo tutti coloro che non si sentono completamente padroni di quello che fanno a seguire corsi, lezioni e aggiornamenti sull’uso del PC.
Una volta che l’utente ha fatto tutto il possibile per evitare di incappare in virus l’ultimo presidio a protezione dei dati rimane il software antivirus. Si tratta di software che mettono becco in qualsiasi operazione venga svolta dal computer. Analizzano tutti i processi svolti e se uno di questi viene valutato come potenzialmente pericoloso per il sistema o per i dati salvati, viene bloccato. Gli antivirus gratu
iti forniscono una protezione sommaria, quelli a pagamento una protezione più solida.
Un antivirus di buon livello non costa più di 30/40 euro l’anno per macchina con formule più convenienti per aziende che hanno più postazioni. Si tratta di quindi di spese irrisorie sul bilancio aziendale e che proteggono con ragionevole sicurezza le postazioni di lavoro informatizzate. Sicurezza che, lo esplicitiamo, non può essere mai, in nessun caso, del 100%. Esisteranno sempre dei casi in cui, nonostante tutti gli accorgimenti, nonostante l’antivirus in funzione, un virus penetra nel sistema e fa danni.
Noi come sempre siamo a disposizione pronti a supportarvi.
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